Guerra: è la politica dello struzzo, senza scelte forti sprofondiamo

Valentina Conte - la Repubblica
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Mario Rossi - La Repubblica

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Intervista a Repubblica

di Valentina Conte

«L’unica politica che piace a questo governo è quella dello struzzo: si nasconde sull’economia in forte difficoltà, a crescita zero da sei mesi, e poi ci inchioda per giorni al video di Meloni su Almasri», dice Maria Cecilia Guerra, deputata e responsabile Lavoro del Pd. «Quando invece senza scelte forti di politica industriale, interne e con l’Europa, rischiamo di affondare».

Onorevole, i dati Istat su Pil e occupazione vi preoccupano?

«La produzione industriale cala da 22 mesi. Mi sembra un fatto molto grave. O pensiamo di fondare il nostro sviluppo solo su turismo e servizi, settori caratterizzati tra l’altro da salari molto bassi e precariato? Va fatto un discorso serio sulle politiche industriali, settore per settore. Serve un’operazione verità. E poi un piano d’azione».

E invece cosa c’è?

«E invece a sorpresa in manovra è arrivata l’ultima cosa che ci si potesse aspettare. Tagli su tagli, a partire dai 4,4 miliardi sottratti al settore auto, tra i più in difficoltà perché. non ha saputo innovare e ora. paga la transizione. Il governo ha tolto l’Ace, uno strumento che rafforzava la aziende. E ha introdotto l’Ires premiale che non premia niente e nessuno, visto che sconnette la scelta di investire dalla realizzazione degli utili, considerati in anni diversi. Senza parlare delle scelte assurde su cassa integrazione ed energia».

Cosa non va?

«Ci sono settori in profonda crisi, come gli elettrodomestici e la moda, che non. hanno neanche la liquidità per anticipare la cassa integrazione. E il governo non ha voluto considerare l’ipotesi di allungare i tempi di cassa. Sull’energia non vedo strategie, a parte comprare, il gas liquido dall’America di Trump che ce lo venderà a carissimo prezzo. Le bollette si impenneranno. Il governo parla di privatizzazioni solo per far cassa in settori anche strategici. Per il resto, zero idee. E zero Pil».

Anche l’occupazione mostra segnali di cedimento. Fin qui però ha tirato. 

«Cresce dal dopo pandemia. Ma si gonfia soprattutto per gli over 50, anche per le strette pensionistiche di questo governo. Tra i giovani addirittura diminuisce, la precarietà e lo sfruttamento dilagano. Tutto lo sviluppo economico ruota attorno all’abbattimento del costo del lavoro. Il boom dell’occupazione si accompagna a una compressione violenta dei salari reali. E il governo che fa? Nega il salario minimo e addirittura impugna la legge della Puglia che lo prevede. Invece di porre fine alla barbarie del lavoro povero, lo avalla».

Il Psb, il Piano di bilancio inviato alla Ue, va riscritto?

«Di sicuro quel quadro macroeconomico non esiste più, con il Pil in rialzo dell’1,2% quest’anno, ormai inverosimile. Senza più Def di primavera, il governo come e quando comunicherà al Parlamento i cambiamenti del Piano? È la politica dello struzzo».

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Il 25 novembre si è tenuta a Roma la prima iniziativa di Compagno è il Mondo. Sono intervenuti tra gli altri: Pier Luigi Bersani, Maria Cecilia Guerra, Elly Schlein, Arturo Scotto, Michael Braun, Cristian Ferrari, Michele Raitano, Alessandra Raffi.
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