di Annalisa Girardi
Giorgia Meloni ha finalmente rotto il silenzio su quanto emerso dall’inchiesta di Fanpage, Gioventù Meloniana. E se da un lato ha condannato anteggiamenti antisemiti e razzisti, dall’altro ha subito puntato il dito contro il metodo giornalistico, affermando che infiltrazioni di questo tipo siano cose “da regime”. Il deputato del Partito democratico, Arturo Scotto, ha sottolineato che “ora se la prendono col metodo giornalistico di Fanpage, ma se non ci fosse stata questa inchiesta Giorgia Meloni avrebbe continuato a comportarsi come Alice nel Paese delle Meraviglie”.
A Fanpage.it Scotto ha aggiunto: “La puzza di “regime” non proviene dal giornalismo libero che fa il proprio mestiere, ma da chi prova a dire che non devono intromettersi negli affari del primo partito del Paese”.
Il deputato quindi ha proseguito evidenziando come quanto emerso dall’inchiesta sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia vada attenzionato: “Il problema è serio, molto serio. Perché queste non sono ragazzate. Rivelano purtroppo un brodo di coltura nel quale sono stati allevati i giovani di Fdi. Che non sono altra cosa rispetto a un partito presuntamente depurato da fascismo, antisemitismo, razzismo. Dunque, il vittimismo per una volta lo lascino fuori dalla porta”.
E ancora: “I dirigenti di Gioventù nazionale sono stati per anni protetti dall’inner circle di Giorgia Meloni. Hanno avuto potere, risorse, accesso ai ministeri e al Parlamento. Ora troveranno qualche capro espiatorio. Anche se con molta calma, visto che le stesse dimissioni di Flaminia Pace dal Consiglio Nazionale dei Giovani sono state chieste e ottenute dalla dirigenza di questa struttura e non dal Partito. E senza nessuna condanna delle minacce nei confronti della segretaria Pd Elly Schlein. Anche questo è rivelatorio di un maquillage per passare la nottata”.
Infine Scotto ha concluso chiedendo una riflessione profonda: “Aprano invece una riflessione vera sui fondamentali e partano dai propri cattivi maestri. Perché gli alunni indisciplinati sono figli di quella impronta lì, le frasi terribili che hanno pronunciato non sono tutta farina del loro sacco”.