di Vittorio Nuti
Ammortizzatori sociali strutturali – una sorta di Cassa clima ispirata all’esperienza della Cassa Covid – per i lavoratori dipendenti e gli autonomi costretti a interrompere il loro lavoro nei campi, nei cantieri e nelle città a causa delle ondate di calore che rendono rovente l’estate italiana. È la proposta che arriva dal Pd, che ha appena depositato alla Camera una proposta di legge in due articoli con “Disposizioni in materia di cassa integrazione ordinaria in casi di eccezionali condizioni di lavoro determinate dai cambiamenti climatici in atto”.
«Serve una legge che istituisca la Cassa clima, come fu ad esempio durante la fase del Covid, lo ricorderanno in molti, la cosiddetta Cassa Covid, che intervenne per difendere i lavoratori e le imprese durante la fase delle chiusure straordinarie a causa della pandemia, spiega a Parlamento 24 Arturo Scotto, capogruppo dem in Commissione Lavoro alla Camera, che della Pdl è primo firmatario. A fronte di ondate di caldo sempre più estese e prolungate, che rendono impossibili le condizioni di lavoro, Scotto auspica «questo tipo di intervento, con una soglia precisa al di sotto della quale nessuno deve lavorare. E ovviamente un ripensamento dei tempi a partire dai turni, a partire dalla sorveglianza sanitaria, a partire dall’informazione e dalla formazione dei lavoratori».